Lavoro fino a tardi a scuola, ricevo i genitori durante i colloqui generali, esco di corsa dalla scuola in cui lavoro, salgo in auto, telefono a casa per assicurarmi che i figli siano ok (tranquilli, ho il vivavoce), passo con l’arancione al semaforo, non do proprio una bella precedenza alla rotonda anzi non la do proprio, entro in autostrada rischiando non si alzi l’asta perché ho una velocità un po’ allegra, sorpasso camion stanchi, incrocio le dita dei piedi sperando di non trovare incolonnamenti non segnalati dai tabelloni, esco dall’autostrada e mi precipito nel parcheggio della scuola media di mio figlio, tutto murato.... giro due volte e inserisco il macchinone in un buco che se fosse un altro momento col cavolo che lo metterei perché c’è il rischio di ritrovare le portiere tatuate, esco dall’auto trattenendo il respiro e risucchiando la ciccia della pancia come durante la prova costume, corro a scuola del figlio così mi sento una brava mamma e riesco a parlare con i professori con cui ho preso appuntamento (ci sono i ricevimenti generali pure lì ed è il primo anno che riesco a prenotare da quattro docenti, mai riuscita in passato e mi sento fortunata!). Entro nell’atrio con la sciarpa simil mocio che aiuta a spazzare terra - il cappotto che pende da un lato - la faccia sicuramente da selfie (col viso ben truccato, sorridente, fresco e rilassato per intenderci) e attacco la lettura del cartello con la lista dei professori e la loro ubicazione, svolto a sinistra nel corridoio e trovo la prima prof che sta terminando un colloquio, mi sento fortunata che non c’è fila (basta poco per farmi felice!), primo step fatto! Ritorno al mitico cartellone e scatto a destra verso un’altra meta, mi metto in fila insieme agli altri genitori e scopro che la prof da cui devo andare è libera, non indago oltre e passo davanti a tutti, secondo step superato! Cambio aula, mi rimetto in fila per due prof contemporaneamente, una si libera e nessuno la reclama, non mi sembra vero! Guardo l’orologio e mancano circa 5 minuti alle 19 (alla mezza devo essere a casa a portare il piccolo a basket... si, ce la posso fare!). Mi siedo di fronte alla prof e parte il colloquio durante il quale butto un occhio all’altra prof da cui devo andare e che si è liberata, continuo a parlare e ad ascoltare poi vedo la mitica seconda prof che raccatta materiale e cappotto e si avvia per abbandonare l’aula, interrompo il colloquio e chiedo se si chiama xxxxx, lei dice di si, le dico che devo andare a parlare con lei, lei risponde che sono già le 19 e l’orario dei colloqui è terminato (la scuola ha ancora corridoi con numerosi genitori in attesa da altri colleghi...), le dico che ho preso l’appuntamento, lei dice che non può ricevermi perché è terminato il suo servizio, ora la mia faccia è proprio da selfie!!! Continuo a parlarle nonostante lei continui a camminare verso la porta e le dico che penso non sia un problema ricevermi pochi minuti e che sono disposta a interrompere il colloquio che stava svolgendo la collega per finirlo dopo il suo sempre che la collega in questione sia d’accordo (che annuisce). Lei torna indietro scocciata, si rimette nella postazione assegnatale, appoggia il materiale e apre un quadernone chiedendomi come si chiama mio figlio, controlla su un foglietto il nome e dice che non sono nella sua lista di genitori chiedendomi quando ho preso appuntamento. Rispondo che si!!!! L’ho preso eccome l'appuntamento!!! Estraggo il cellulare dalla tasca (come nel farwest quando estraggono il revolver dalla fondina) per farle vedere sul mitico registro elettronico che non racconto balle e le dico che probabilmente sono in ritardo rispetto all’orario scritto ma che avevo i colloqui pure nella scuola in cui lavoro e non potevo fare altro!! (Avrà capito che “siamo” colleghe?) Lei mi ferma (eh si... altrimenti poi le tocca rimanere troppo tempo dopo le 19 penso io) e legge velocemente i voti: deve migliorare come profitto e come comportamento e può fare di più (della serie prende sette e mezzo e otto? I voti arrivano fino al 10 quindi può migliorare.... è maschio e vivo? Parla e si distrae. Elementare Watson... avrà capito chi è mio figlio? Dubbio amletico…). Un colloquio lampo della durata di pochi secondi, gira i tacchi ed esce dall’aula perché oramai sono le 19 e qualche minuto e il suo servizio è finito alle 19 e lei si sente forse una brava prof comportandosi così. Esco dall’aula e attendo nuovamente per finire il colloquio con la prof precedente che pazientemente continua a fare il suo lavoro sebbene siano a questo punto passate abbondantemente le 19, ma è tutta un’altra storia... una gran persona! E mi ritorna in mente quando sono andata a togliermi dei punti dal dermatologo, non potevo andare all’appuntamento fissato dalla struttura e mi ha ricevuto in coda a tutti i pazienti della giornata orami alle 9 di sera! Ma è tutta un’altra storia... una gran persona! E mi ritornano in mente tutte le volte che i genitori dei miei alunni sono arrivati in ritardo ai colloqui... anche loro con la faccia da selfie stremati dopo una giornata di lavoro e che ho rispettato e con cui ho parlato ugualmente... ma è tutta un’altra storia!!!
LaDiCe...veRa
Davvero alcune colleghe ci fanno vergognare di esserlo...💖
RispondiEliminaTi ho letto tutto d'un fiato...a tratti mi hai fatto sorridere da morire, mi sono ritrovata nel tuo racconto e quanta verità hai descritto ironicamente. Un abbraccio forte forte vero.
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